IL CORPO (STAND BY ME): 8-

Ciao giovani lettori e lettrici del Liceo Fanti!

Come ultimo libro dell'anno abbiamo deciso di leggere “Il Corpo” di Stephen King, meglio conosciuto con il nome di “Stand by Me”. Questo libro fa parte del quartetto di racconti intitolato “Stagioni Diverse” e possiede la trama di una tipica opera di Stephen King: quattro ragazzini si avventurano al di fuori della loro città per trovare il cadavere di un loro coetaneo.
Nell’introduzione ci viene presentato il tema che verrà ripreso più volte nel corso della storia, ovvero che “le cose più importanti sono le più difficili da dire”. Questo tema viene ripreso in un passaggio molto affascinante a metà del racconto, in cui Gordon, il protagonista, vede una daina e racconta come questo animale sia stato un segno di speranza per lui durante tutta la sua vita, ma non ne parla con nessuno perché le parole farebbero sembrare l’avvenimento meno importante di quello che è.
Come in ogni libro di questo autore, ci ha colpito il modo in cui vengono descritti i luoghi e gli oggetti di cui si parla, che sono paragonati a cose macabre e assurde, anche se quello che abbiamo apprezzato di più sono i protagonisti.
Gordie, Chris, Vern e Teddy hanno solo dodici anni, ma ne dimostrano molti di più perché si avventurano da soli alla ricerca di un corpo e perché devono affrontare ogni giorno situazioni familiari molto difficili. Quest’ultima ragione ci ha fatto riflettere sugli adulti di cui si parla nel racconto, che sono tutti dipinti in una maniera orribile. Infatti, i genitori dei ragazzi non sembrano preoccuparsi minimamente dei propri figli o, addirittura, li fanno soffrire fisicamente, come il padre di Teddy. Anche tutti gli altri adulti hanno dei comportamenti terribili nei confronti dei protagonisti: il gestore della discarica fa quasi ammazzare Gordie dal suo cane, il proprietario di un negozio cerca di farlo pagare di più, l’insegnante di Chris si tiene dei soldi che lui voleva restituire e i ragazzi più grandi si comportano da bulli e cercano di picchiare i protagonisti. In un certo senso, la situazione è capovolta perché i bambini diventano gli adulti del racconto e gli adulti diventano i bambini.
Se le relazioni tra i genitori e i figli ci hanno fatto intristire, lo stesso non si può dire di quelle tra i ragazzi, in particolare tra Chris e Gordie. I due hanno un rapporto un po’ bizzarro, ma profondo e, grazie al loro rapporto, capiamo la differenza tra essere solo compagni di giochi e essere veri confidenti.
Stephen King ci fa anche capire come si evolve la relazione tra i quattro amici, ci racconta come avviene il loro passaggio dall’infanzia all’età adulta e i cambiamenti che devono affrontare.
Nonostante l’impeccabile caratterizzazione dei personaggi, ci è risultato difficile affezionarci a loro, dato che tutti gli avvenimenti sono narrati molto velocemente e dato che i protagonisti vivono delle situazioni molto diverse da quelle che noi vivevamo a dodici anni.

Auguriamo a tutti una bellissima estate ricca di tanti nuovi libri ed esperienze!
Al prossimo anno e... al prossimo libro!☺️

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